Dal 1996, opera a Tbilisi la Scuola “Tsiskari“, un istituto frequentato da oltre 250 studenti che offre un programma in cui l’italiano è insegnato come prima lingua straniera per tutto il ciclo di studi obbligatori.
Dall’anno accademico 2017-2018, la Tsiskari offre una sezione bilingue con materie insegnate in italiano.
Partecipano quest’anno al Concorso 2020 con una versione teatrale de “La giara” di Pirandello.
Sono sette studentesse delle classi X, Dea Tugulashvili, Makuna Sitanishvili, Nitsa Kokoladze, Keti Chichinadze, Ana Lolua, Sophia Kobakhidze, e XI, Mariam Chakhava.

La loro è in gran parte una riscrittura dei dialoghi, che mantengono intatto il messaggio pirandelliano.
Quali difficoltà hanno incontrato prima, nella lettura, e, poi, nella stesura del lavoro?
<<La lettura del testo era già abbastanza complicata per le ragazze. E allora ho assunto il ruolo di guida – risponde la professoressa Rusudan Koinashvili – per far loro superare gli ostacoli linguistici.

Leggendo insieme il testo e spiegando il significato delle frasi meno chiare, ho cercato anche di far sentire loro l’ambiente e i caratteri dei personaggi, per essere in grado, dopo la lettura, di trasformare il testo descrittivo nel discorso diretto.
Mano a mano il lavoro per le ragazze è diventato più divertente, appassionante e creativo.>>
Quali similitudini hanno trovato con la cultura del luogo in cui vivono o di cui sono originari?
<<Ho scelto “La giara” perché su questa novella era già stato girato in Georgia un cortometraggio dal titolo “Kvevri”, un recipiente in argilla che da migliaia di anni viene utilizzato per il vino e non per l’olio.
Il testo pirandelliano è stato adatto alla realtà georgiana, ma la trama è rimasta intatta, così come i caratteri dei personaggi, della gente di campagna, perché ci sono tanti elementi comuni con la Sicilia.>>
Pensano che sia ancora attuale l’opera di Pirandello?
<<Sì, penso che le opere di Pirandello siano attuali perché trattano gli argomenti umanistici molto importanti.
Non posso vantarmi di aver letto tutte le sue opere, che sono tante, però ogni novella letta mi ha fatto riflettere su vizi e virtù dell’uomo, sulle miserie che possono avere trasformazioni inattese, anzi poetiche… come ne “Il ventaglino”.>>

Le ragazze amano la lettura dei classici della letteratura? Quanto amano leggere?
<<Se i ragazzi amano la letteratura classica? Per amarla devono capirla perciò ci vuole la mano sicura che le guidi in questa “selva oscura” per mostrar loro, alla fine, la luce.
I ragazzi non apprezzano molto la poesia ch’è culmine della letteratura, che può affascinare tanto e nella quale si possono trovare le risposte alle loro domande, domande sempre più pressanti alle loro l’età.

Perciò nel nostro Caffè Letterario “Libriamoci” che ha solo tre anni, cerco sempre di presentar loro opere di gran pregio e valore.
Hanno osato tradurre in georgiano i versi di Cardarelli, Montale, D’Annunzio, le filastrocche di Rodari…
Adesso stiamo traducendo il romanzo di Alessandro d’Avenia “Bianca come il latte rossa come il sangue’‘ perché sono rimaste molto colpite da questo romanzo.>>
Hanno un laboratorio di Teatro a scuola?
<<Il laboratorio teatrale a scuola non esiste, però già dai primi giorni della fondazione della scuola, i ragazzi hanno avuto la possibilità di recitare i personaggi preferiti sulla scena.
Mettere in scena “Le avventure di Pinocchio” fa parte del nostro programma.
Mi spiego meglio. A scrivere e a leggere i bambini della nostra scuola imparano con l’Abecedario “Tre Arcobaleni”, scritto da me circa 25 anni fa, essendoci costretta perché non avevamo nessun manuale d’italiano adatto alle esigenze dei bambini.
Questo libro è un viaggio nel “Lettermondo italiano” dove da guida fa il grande amico dei bambini, Pinocchio, e sapendo già leggere i ragazzi sono guidati da Pinocchio nel mondo delle sue avventure.
Così questo spettacolino, che è messo in scena alla fine dell’anno scolastico si chiama “Il viaggio nel Lettermondo italiano insieme con Pinocchio”. Uno spettacolino accompagnato da musica e canti.
La Scuola ora è chiusa e abbiamo fatto didattica online da marzo>>
