Nella novella “Il pipistrello”, Luigi Pirandello trasforma una rappresentazione teatrale in momenti di vita, al punto di annullare la finzione scenica finché gli attori diventano persone vere con i loro drammi e le loro paure.
Nella pièce proposta per il nostro concorso da Ela Ayanak, Idil Uslu, Ayça Maya Aytaç, Ender Arda Balin, Dario Di Martino e Ada Elkatip della II, IIIB e della IV A del Liceo Italiano IMI di Istanbul, il pipistrello diventa perfino protagonista, sulla scena, come nella vita reale.

Dirigente del Liceo IMI è il professor Giuseppe Finocchiaro, che da sempre sostiene la partecipazione dei suoi allievi al Concorso Uno nessuno e centomila di Agrigento .
Guidati dai docenti, la professoressa Veronica Felli e il professor Luciano Meloni i ragazzi sono riusciti a dar voce al pipistrello, che irrompendo sulla scena in modo del tutto involontario ha concesso meritato successo alla commedia.

Professori, che cosa ha colpito di più della novella?
In questa novella, poco conosciuta, si rintracciano facilmente tutti gli elementi che caratterizzano non solo la poetica pirandelliana, ma anche i tratti distintivi del suo teatro. Pertanto si tratta di un testo apparentemente semplice che, tuttavia, consente una profonda comprensione dei meccanismi del metateatro e del rapporto tra realtà e finzione. Una compagnia di teatranti sta per mettere in scena una nuova commedia, ma la realtà irrompe nella finzione scenica creando un meccanismo in cui non si distingue e non si può controllare ciò che succede realmente e ciò che è scritto nel copione.

In che modo è scaturita l’idea di rendere protagonista il pipistrello?

Già prima di individuare la novella, abbiamo pensato ad un ribaltamento di prospettiva e sembrava interessante rendere protagonista un animale che sfugge al controllo e alle convenzioni della società, e, ciononostante, è in grado di condizionarla.
Quali difficoltà hanno incontrato i ragazzi nella scrittura del testo?
Per la verità, le studentesse e gli studenti coinvolti non hanno dovuto affrontare serie difficoltà linguistiche. Più complesso è stato rendere comprensibile e fruibile il testo teatrale. Nella messa in scena è stato più complesso arricchire le battute con il linguaggio del corpo e la modulazione della voce.
Lo porteranno in scena al Teatro Pirandello?
L’intenzione c’è e stiamo lavorando per realizzarlo anche perché risulta molto divertente ed efficace.