A volte si è presenti nei luoghi solo con il cuore, lo sappiamo, è accaduto anche ad altre scuole che non sono potute essere sul palco del Teatro Pirandello.
Dal lavoro presentato dal Colegio San Marcos Evangelista di Caracas ci ha folgorato l’incipit.
Due studenti escono dall’aula. Cominciano a parlare della lezione che hanno appena ricevuto.
Anna dice “Wow, le opere di Luigi Pirandello sono davvero interessanti. Penso che avesse un grande bisogno di insegnare all’umanità l’importanza di trovare se stesso”…
Da lì parte una danza che coinvolge i sentimenti.

Il progetto è curato da sedici ragazzi della Scuola San Marco Evangelista
della Classe I Sez B 4, Classe Seconda Sez. B, della Classe Terza Sez. B e Classe Quinto Sez. . A e B, ha avuto come referente la professoressa Mònica Meo.

Poetico, a cominciare dal titolo, sceglie la danza come modalità espressiva e lancia un’ipotesi
“Se Pirandello fosse vivo chiederebbe di vederli danzare”. Il risultato è un corto teatrale originale.
La professoressa Meo, insieme al video in visione ci ha dato alcune informazioni.

Come nasce l’idea?
I ragazzi della Scuola San Marcos Evangelista hanno voluto fare attraverso la danza un rappresentazione di quello che hanno sentito studiando e ascoltando le novelle di Pirandello.

Cosa volevano trasmettere allo spettatore?

Hanno voluto dimostrare l`influenza della società nei sentimenti, e come ognuno ha una maniera diversa di esistere.
A quali novelle di Pirandello si sono ispirati?
Non hanno scelto una novella in particolare, ma allo stesso tempo hanno dato un senso a un insieme di esse. Per loro le maschere nascondono una emozione e allo stesso tempo una maniera di essere ciò che vogliono.