La novella pirandelliana di un uomo solo, con il suo dramma, la sua disperazione. E un presente, il nostro, che registra un mutamento radicale nelle relazioni umane.
L’Istituto Statale di Istruzione Superiore Isabella D’Este – Caracciolo di Napoli, diretto dalla dottoressa Giovanna Scala, partecipa al Concorso Uno Nessuno e Centomila con la classe 2R ad indirizzo tecnico grafico.
E’ una novità assoluta delle nostre sei edizioni, poiché i ragazzi hanno deciso di concorrere realizzando una graphic novel partendo dalla novella pirandelliana “L’uomo solo” e mettendo in campo le competenze proprie all’indirizzo di studio da loro scelto.

La passione per i manga ha guidato questa loro trasposizione; le parole dell’autore si sono tramutate in immagini e tutta la drammaticità del racconto narrativo è stato espresso dalle tecniche grafiche adottate e dalla personale interpretazione degli alunni.
I ragazzi hanno trovato la loro forma espressiva, non propriamente quella richiesta dal bando, ma hanno realizzato comunque una trasposizione della novella pirandelliana.
Il risultato è molto toccante, a tratti perfino commovente.
Hanno partecipato alla realizzazione del progetto Borrelli Luisanna, Caldo Emma, Garcia Mendoza Anyely, Casaburo Salvatore, Gernone Domenico, Lubrano Emanuele, Dario Ciro, Pikun Veronica, Squillace Raffaella, Tufano Enrico Volpe Carmine.
A guidarli è stata la professoressa Lidia Emma.
–Professoressa, qual è stato il percorso seguito dai ragazzi per la realizzazione della graphic novel?
Siamo partiti dalla lettura di diverse novelle; ho proposto agli studenti una selezione di cinque novelle pirandelliane che potevano stimolare la loro creatività; scelta la novella, abbiamo poi iniziato un percorso di studio basato sulle tecniche del fumetto per giungere poi alle moderne graphic novel tanto vicine al mondo dei ragazzi. In questo percorso gli studenti hanno imparato a riconoscere i vari tipi di inquadratura, la scelta del punto di vista nelle tavole dei fumetti e i vari tipi di tavole utilizzate dai maggiori fumettisti; inoltre, abbiamo provato ad avvicinarci al mondo del disegno anatomico e della grafica specifica del genere, supportati in questo anche dal docente di discipline tecnico grafiche dato che la classe segue un indirizzo grafico. Ovviamente il percorso avrebbe previsto tempi più lunghi, ma gli studenti, con le competenze raggiunte, sono riusciti comunque a realizzare un prodotto valido e a mio avviso, molto bello.
–Che cosa li ha colpiti di più della novella?

Leggendo la novella scelta, L’uomo solo di Pirandello, ci siamo resi conto che molte scene erano già descritte dall’autore come tavole di un fumetto; Pirandello infatti nei vari passaggi del brano, sceglie punti di vista differenti, si sofferma su precisi particolari e descrive le situazioni dall’ottica di una telecamera che inquadra via via i soggetti e le immagini su cui vuole che l’attenzione del lettore si soffermi. Analizzando la novella infatti ci siamo resi conto che anche per la realizzazione dello storyboard della nostra Graphic novel, era sufficiente seguire le indicazioni che l’autore aveva volontariamente disseminato nel testo. Inoltre la novella ha una conclusione molto forte, quasi a effetto; anche questa si presta molto alla struttura di una graphic novel che lascia il lettore disarmato e atterrito.
Quali sono i temi che oggi sentono come urgenti e in che modo stanno affrontando il loro presente?
I diritti che bambini e donne o persone in generale non hanno al momento e che si spera avranno in futuro. Viviamo questa assenza di diritti come un problema grave, ma siamo consapevoli che è la realtà. Viviamo il nostro presente ben consapevoli che la pandemia ha inevitabilmente mutato le relazioni tra le persone e che ci affacciamo ad un’epoca nuova in cui la comunicazione avviene attraverso canali diversi.
