Le sponde del Mediterraneo unite nel nome di Luigi Pirandello.
Dall’isola di Sicilia, e precisamente da Agrigento, città natale del noto drammaturgo e Premio Nobel, alla regione Libanese di Nabatieh, in cui sorge il piccolo comune di Sarba.
Il 28 giugno 2020, 153° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, è trascorso in modo del tutto inconsueto.
La cantante e attrice Laura Allegrini, a Sarba, ha incontrato il sindaco Elias el Helou e gli studenti della scuola di italiano per parlare con loro di Pirandello, di teatro, di musica, di cultura mediterranea.
A fornire lo spunto per questo incontro è stata la realizzazione da parte dei ragazzi della scuola di una rielaborazione teatrale della novella pirandelliana “Il treno ha fischiato”.
Il testo, appassionato e coinvolgente, s’intitola ′′Il popolo libanese ha fischiato′′, e ha vinto il primo premio del concorso internazionale ′′Uno, nessuno e centomila” di Agrigento.
Laura Allegrini, viterbese, cantante molto famosa e apprezzata in Medio Oriente, è stata invitata per questa felice occasione.
Ad accoglierla, oltre il sindaco di Sarba, Elias el Helou, anche la professoressa Mona Rizk, docente di Italiano, che ha seguito gli studenti nel difficile lavoro di trasformazione della novella con elementi di contemporaneità, e il prete Wissam Hachem, che ha curato la parte musicale.

Presenti anche i genitori dei giovanissimi autori: Maroun Mezher, Jad Jouni, Sara El Helou, Wadih El Helou, Magalie El Helou, Mathiew El Helou, Nour Nassar, Elie Nassar.
– Come ha saputo del premio ricevuto dai ragazzi della Scuola d’Italiano del Comune di Sarba?
<<Sono stata contattata su messenger dalla professoressa Mona Rizk il 18 giugno – racconta Laura Allegrini – , che mi ha inviato la comunicazione ufficiale e la motivazione del premio, oltre alla registrazione del brano eseguito “Libano, Libano, caro Libano“.
Coincidenza ha voluto che proprio quel giorno fosse per me un giorno particolare, per certi versi difficile.

Dovevo decidere se lasciare il Libano per tornare in Italia e inviare una lettera di adesione per un volo straordinario organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Beirut.
Dopo oltre 3 mesi di lockdown mi si apriva la possibilità di tornare in Patria.
Ma già il pensiero che in Italia avrei dovuto rispettare un’altra quarantena mi angosciava.
Per farla breve, quando fra i messaggi nascosti di messenger ho trovato il messaggio della professoressa, non ho avuto più alcun dubbio.
Dovevo conoscere quegli adolescenti che, come me, stavano camminando sul ponte culturale fra l’Italia e il Libano.
Mi rivedevo come riflessa ad uno specchio, certo più grande e consapevole, ma mossa dallo stesso intento. >>

–Com’è nato il suo rapporto con il pubblico Libanese?
<<Mi sono imposta al Libano portando con me la mia esperienza e la mia cultura italiana. Ho deciso di sovvertire l’Inno Libanese, cantandolo alla mia maniera.>>
– Un’iniziativa che evidentemente è stata molto apprezzata…
<<Sì. In seguito, ho proposto al più grande e geniale interprete Libanese, Ziad Rahbani, le mie versioni italiane dei suoi brani più noti.
Ma devo tutto ad un giornalista libanese, Talal Khrais, corrispondente in Italia, grazie al quale sono riuscita a farmi conoscere in Libano e a far apprezzare il mio Inno Nazionale Libanese.>>
– In breve tempo è diventata un’artista molto nota in tutto il Medio Oriente. In che modo è stata accolta a Sarba?
<<Diciamo che il punto non è tanto la notorietà, in quanto sono molto schiva e raramente accetto inviti. Esco pochissimo.
Quel giorno ho avuto proprio il desiderio di conoscere quegli adolescenti che condividono con me l’amore per la letteratura italiana e in particolar modo per Luigi Pirandello.
La giornata di domenica 28 giugno, che coincideva con la nascita di Pirandello, è stata organizzata in maniera eccellente dalla professoressa, dal Comune di Sarba e da tutti i genitori.
Al mattino è venuto a prendermi un autista che mi ha condotto verso il sud del Libano.
Era la prima volta, dopo il lockdown, che rivedevo la meravigliosa terra libanese scorrermi davanti agli occhi, oltre il finestrino. >>
Ad accoglierla, al suo arrivo, c’erano i giovani autori schierati fuori dalla sala riunioni del Comune di Sarba.
La cerimonia è iniziata con il canto dell’inno Libanese, nella versione di Laura Allegrini, cantata dai giovani del paese. A seguire, l’inno Italiano.
Poi, la professoressa Mona Rizk ha presentato Laura Allegrini, percorrendo brevemente la sua carriera artistica di attrice, ballerina, cantante, scrittrice, insegnante di canto, dizione e recitazione, e soffermandosi, in particolare, sul suo impegno culturale in Libano.
A seguire, i saluti del Sindaco Elias El Helou, e l’intervento dell’autore delle musiche, Wissam Hachem.

<<Io pensavo di festeggiare soltanto la loro vittoria al concorso – prosegue Laura Allegrini – . Sono stata invece accolta da una festa a sorpresa per il mio compleanno, che cade il 2 giugno, con una torta gigante e un buffet.
Tutti insieme hanno intonato la versione di”Tanti auguri” in 4 lingue diverse.>>
Pirandello mi rapì completamente. Un Autore determinante per la mia carriera di artista e di scrittrice
– In che modo è riuscita a legare musica, letteratura, Pirandello, e il lavoro emozionante, commovente, di alcuni ragazzi?
<<L’incontro è servito a rafforzare il mio amore per l’opera di Luigi Pirandello e a trasmetterlo a loro.
Grazie alla mia curiosità e allo studio, ho potuto sperimentare negli anni diverse discipline artistiche, tutte legate tra loro in maniera decisamente armonica.
Pirandello è stato determinante per la mia carriera di attrice, ma soprattutto di scrittrice.
Quando a 18 anni decisi di spostarmi dalla piccola provincia viterbese alla volta di Roma, con la seria intenzione di studiare per diventare anche attrice, cominciai a leggere con più frequenza gli autori teatrali, e Pirandello mi rapì completamente.
Grazie a lui approfondii anche altre due materie: la psicologia e la psicanalisi, altrettanto determinanti per il mio lavoro.>>

In occasione delle celebrazioni dei 2600 anni di storia di Akragas (l’odierna Agrigento) e della candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura (la città siciliana si è piazzata in finale nella short list, ma non ha vinto), è stata sviluppata un’idea progettuale in sinergia con il CERD (Center for Educational Research and Development) di Beirut con l’intento di mettere in risalto le comuni radici mediterranee nell’arte, nella musica, nella danza.
Un progetto basato sulla ricerca da parte di studenti delle scuole delle due sponde del Mediterraneo sul rispettivo patrimonio culturale.
In effetti, c’è una riserva infinita di risorse, dalla danza, alla cucina, dalla lingua, all’agricoltura e alla pastorizia, dalle architetture, all’urbanistica e ad alcuni usi e costumi.
Ci unisce perfino la musica, la poesia.
<<Conosco molto bene la Sicilia – prosegue Laura Allegrini -, e oltre a Luigi Pirandello ho letto tantissimi altri grandi autori siciliani.
Io stessa ho scritto un lungo monologo che parla della Sicilia, in cui, a tratti ci sono dialoghi in siciliano. Come attrice ho avuto il piacere di recitare nei più bei teatri siciliani.
Avendo studiato danza per anni, ho rivolto i miei studi alla Danza terapia, approfondendo anche danze tipiche siciliane.>>
–Laura Allegrini verrà ad Agrigento per la premiazione nella primavera 2021?
<<Perché no?>>