L’avvocato Vincenzo Camilleri, Enzo per tutti, da anni è impegnato nelle azioni di sostegno alla programmazione di strumenti di sviluppo per la città di Agrigento.
Da Manager ed Agente dello Sviluppo Locale, in qualità di esperto in materia di programmazione negoziata, dal Patto sociale al Pit (Piano integrato territoriale), dal Piano strategico al Pisu (Piano di sviluppo urbano) e al Pist (Piano integrato di sviluppo territoriale), in più di 25 anni ha programmato tra mille difficoltà – prime fra tutte i peccati della burocrazia e gli impedimenti della mala politica – , le azioni di sviluppo del territorio previste dalle linee guida di attuazione del Piano Operativo Regionale.

Il suo principale merito va dato alla costanza – chiunque al suo posto avrebbe mollato – con cui ha creduto fortemente di poter vincere le resistenze alla creazione di reti e alla condivisione di intenti, fiducioso che presto o tardi, i più, specialmente i giovani, avrebbero capito.
È lui l’artefice dell’intero percorso per le celebrazioni di Agrigento 2020- 2600 Anni di Storia, poiché ha ritenuto questo compleanno un’occasione unica per attrarre investimenti e per incrementare i flussi di visitatori.
Purtroppo la pandemia ha interrotto questo sogno.
Le attività condotte hanno preso il via circa sei anni prima con un’ ipotesi progettuale anticipata all’ex sindaco Zambuto e poi esposta in modo più dettagliato a Palermo alla Presidenza della Regione, poco dopo l’elezione, avvenuta nel 2012.
Già in quell’occasione l’avvocato Camilleri propose alla vice presidente Mariella Lo Bello di avviare quanto necessario per poter giungere ad un accordo di programma sul 2020.
Nel 2015, ritenendolo un passaggio indispensabile, in vista di una compartecipazione agli eventi e prevedendo di poter avviare un percorso che portasse all’anno delle celebrazioni, con un progetto che anticipasse con enfasi gli eventi culturali culminanti nel 2020, assieme ad altri soggetti e istituzioni condusse il progetto di candidatura a Capitale della Cultura 2017. Il dossier redatto dallo stesso Camilleri, raccogliendo le proposte pervenute, modellate secondo quanto richiesto dal bando, non produsse l’esito sperato per un cavillo burocratico, nonostante rappresentasse di fatto quel che la Commissione attendeva, ovvero il racconto di un radicale cambiamento in atto ad opera di alcuni illuminati e di talune associazioni culturali, oltreché da un cambio sostanziale di passo compiuto da alcune istituzioni nella fruizione, nel recupero e nella valorizzazione dei Beni Culturali.
In realtà il dossier rappresentò comunque la svolta, come ebbe a sottolineare il commissario del Comune di Agrigento, Luciana Giammanco, poiché mai si erano visti tutti insieme intorno a un tavolo tanti vertici istituzionali e di altri organismi in perfetta armonia e con un unico obiettivo. Il programma delle celebrazioni non si arrestò. Infatti, già nel 2015 fu inserito tra i punti del programma del sindaco Lillo Firetto, che mostrava sin da prima della campagna elettorale grande interesse verso il progetto, di cui era stato reso partecipe in quanto presidente del Distretto Turistico Valle dei Templi.
Nel maggio del 2017 si concretizzava davanti al sindaco di Agrigento, Firetto, la possibilità di intesa con la società WePlan, che, contattato l’avvocato Camilleri, aveva proposto di mettere a disposizione le proprie risorse umane ed economiche per seguire l’intera programmazione delle celebrazioni e nello specifico la redazione del dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura per il 2020.
Nel 2016, cogliendo l’occasione di un bando che consentiva di poter ottenere il finanziamento del progetto, si unirono insieme i Comuni del circondario per poter partecipare in un contesto d’area e con un programma condiviso e ottenere 300 mila euro, somma sufficiente a garantire un team di progettazione. Al successo della condivisione e della partecipazione non seguì il successo del finanziamento, che già per limitatezza delle risorse complessive messe a disposizione appariva difficile da poter ottenere.
Da quel momento si sono messe in campo iniziative di comunicazione e di partenariato a vari livelli. L’avvocato Camilleri è dal 1998 impegnato nelle attività di partenariato ed ha ormai collaudato un sistema di relazioni e di attivazione di tavoli strategici e di programmazione a lungo termine sul territorio e in coordinamento a livello regionale e nazionale.
La candidatura di Agrigento a Capitale italiana in effetti è la sintesi di tante azioni sinergiche che sono state portate avanti negli anni, dapprima con diffidenza e sospetto, e poi sempre con maggiore partecipazione. Dal Patto sociale Camilleri ha sempre dialogato con la Regione ai massimi livelli dimostrando alle diverse cabine di regia e al Dipartimento della programmazione della Regione Siciliana la sua capacità non solo di eseguire i desiderata dell’Unione europea ma anche di rispondere efficacemente alle richieste della Regione stessa, in termini di relazioni tecniche, progetti integrati e relazioni strategiche, al punto da essere apprezzato per celerità, mantenimento degli impegni e per serietà.
L’avvocato Camilleri ha portato avanti una buona parte delle azioni progettuali e strategiche della città e del sistema integrato territoriale con successo ed è considerato uno dei massimi esperti a livello regionale. Per aver seguito dalla sua genesi il programma di Agrigento 2020 e per l’esperienza maturata era stato indicato come presidente del Comitato, la persona più indicata per mediazione e coordinamento e soprattutto un professionista capace di ascolto, di visione e di comprensione dei processi di innovazione.
Svolge l’attività forense con specializzazione nei settori del diritto amministrativo e civile.
Ha collaborato con riviste specialistiche, pubblicando articoli sullo sviluppo locale agrigentino. Ha partecipato in qualità di relatore a diversi convegni e congressi sul territorio nazionale e regionale.