Il 12 novembre 2021 ci ritroveremo per ricominciare con il nostro consueto entusiasmo e la nostra passione per la letteratura, per il teatro e per il grande Luigi Pirandello.
È un momento che abbiamo atteso per lungo tempo, poiché la Fondazione Teatro Luigi Pirandello che sostiene e ospita il Concorso si è trovata a vivere un’imprevedibile situazione di attesa e di impasse determinata dalla pandemia.
La ripartenza, dopo oltre un anno di chiusura del Teatro Pirandello di Agrigento, coincide con il risveglio dei luoghi della Cultura.
La pandemia ha inferto un duro colpo alla città di Agrigento, impedendole di far sbocciare alcune tra le sue più vivaci e significative espressioni culturali, sintetizzate in una serie di eventi proposti per i 2600 anni dalla fondazione dell’antica Akràgas da oltre 60 soggetti, tra enti, associazioni, organismi, reti d’imprese.
Tra essi il Concorso Internazionale Uno, Nessuno e Centomila, che nel tempo ha celebrato l’opera teatrale di Luigi Pirandello con le scuole di tutto il mondo.
Questi i numeri: 15 nazioni, 188 scuole, oltre 1500 tra studenti e docenti d’Europa, Africa, Medio Oriente.
Il Concorso intende offrire spunti di riflessione sul complessivo significato dell’opera dell’Autore attraverso il Teatro: uno strumento pedagogico in grado di incidere profondamente sulla crescita cognitiva ed emotiva della persona.
Attraverso Pirandello, il Concorso è riconosciuto quale strumento di diffusione della Cultura Italiana nel mondo. Ogni anno partecipano, infatti, centinaia di studenti da ogni Continente.

Il luogo che studenti e docenti sono in grado di trasformare in un laboratorio di forti contenuti culturali è il Teatro Luigi Pirandello, un Teatro all’italiana da 580 posti, costruito nel 1870 dall’ingegnere Dionisio Sciascia e dal noto architetto Giovan Battista Basile.
I ragazzi, innanzitutto, partecipano a laboratori teatrali e attività di confronto, con la guida di alcuni dei più noti artisti del panorama nazionale e internazionale.
Inoltre, ogni anno hanno l’opportunità di visitare, oltre alla Valle dei Templi con il suo Parco Archeologico e Paesaggistico, anche i luoghi pirandelliani e vivono insieme un’esperienza che li rende più consapevoli del valore del teatro nella loro formazione.
I partecipanti concorrono durante il corso dell’anno, individualmente o in gruppo, con un testo drammaturgico tratto da una novella dell’Autore o con la rappresentazione di un adattamento teatrale di una novella pirandelliana.
Quella di quest’anno 2021 è un’edizione anomala, interrotta a causa della pandemia e delle restrizioni imposte in tutto il mondo per prevenire il contagio.
Con tutte le precauzioni ancora necessarie e nel rigoroso rispetto delle attuali regole anti-contagio, oggi è possibile finalmente tornare a Teatro.
È stata un’attesa lunghissima, ma il Concorso non si fermato: i lavori sono stati premiati e docenti e studenti sono rimasti in contatto in attesa di sapere se fosse possibile un’edizione in presenza.
Impegnatissimi, gli studenti, seguiti dai loro docenti sono riusciti a realizzare corti teatrali emozionanti, appassionati e in alcuni casi perfino sorprendenti. È la conferma di una tendenza che ormai il Concorso riesce a garantire: i lavori sono sempre pregevolissimi per originalità e per la loro capacità di attualizzare i contenuti, mettendo così in evidenza le emergenze del mondo contemporaneo.

Pirandello unisce il mondo ancora, ispirando centinaia di giovani.
Questa iniziativa dimostra come, nonostante il passare del tempo, la figura e la lingua teatrale di Pirandello siano tuttora estremamente attuali anche per i giovanissimi adolescenti e preadolescenti di questo secolo.
Partecipare a “Uno nessuno e centomila” significa affrontare diverse piccole sfide, cooperare a una trasposizione teatrale e a un elaborato di scrittura che permette di spaziare nell’immaginazione e utilizzare le parole e le trame di Pirandello per dare loro nuova vita, per dimostrare la loro capacità lungimirante e sempre attuale.
Significa viaggiare, svelare nuovi luoghi.
Significa premiare la forza aggregatrice e la potenza della creatività, come veicolo didattico, per sapere, imparare e rimanere curiosi.

Il teatro di Pirandello diventa un luogo sacro e magico, capace di realizzare un insolito trait d’union tra il mondo della scuola e le sue opere, tra maschere e personaggi, offrendo occasioni di dibattito e di riflessione sui temi più attuali.
Il Concorso, che dalle origini è stato promosso dal Miur-Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione, è realizzato dalla Fondazione Teatro Pirandello in collaborazione tra diversi enti: il Comune di Agrigento, il Distretto Turistico Valle dei Templi, l’Arcidiocesi di Agrigento, la Strada degli Scrittori, l’Accademia di Belle Arti Michelangelo.

Dopo la prima edizione, che si è svolta in occasione del Centocinquantenario della nascita del drammaturgo agrigentino, l’edizione 2018 ha quadruplicato l’interesse di docenti e studenti. Il trend è stato poi mantenuto grazie alla partecipazione attiva di centinaia di studenti e docenti.
Il concorso è stato inserito inoltre nel Programma della Farnesina “Italia, Culture, Mediterraneo”, ciclo di iniziative che riunisce in un unico contenitore progetti linguistico-culturali e scientifici per consolidare un approccio innovativo nel dialogo fra le due sponde del Mediterraneo.
Il Ministero degli Affari Esteri è partner fisso, poiché ogni anno, in occasione della premiazione, consegna uno specifico riconoscimento alla scuola all’estero che ha dimostrato di saper declinare al meglio il tema del Programma annuale della Direzione Sistema Paese del MAECI attraverso l’opera pirandelliana.
Ogni anno Pirandello riesce ad essere ancora contemporaneo e internazionale: ad operare il “prodigio” sono ragazzi provenienti da quattro continenti che dimostrano, ad Agrigento, come, attraverso il teatro, l’opera pirandelliana riesca a ritrovare nuova linfa e a parlare il linguaggio contemporaneo.
Adattandosi magicamente a culture diverse, il grande scrittore e premio Nobel scatena emozioni e suscita passioni, oggi come un tempo, e fa di più: riesce a scuotere le coscienze.
È questo l’incantesimo che le scuole, tutte insieme, al Teatro Pirandello riescono a realizzare con i laboratori teatrali.