Un lavoro coraggioso, essenziale nella struttura e nei dialoghi, intenso nella rappresentazione.
I ragazzi dell’Italian International School “Enrico Mattei” di Lagos, in Nigeria, riescono a sorprendere.
Affrontano, infatti, un’impresa notevole, a partire dalla selezione della novella, “Capannetta”: non una delle novelle, ma la prima di Luigi Pirandello, pubblicata nel giugno 1884.

Si tratta di un bozzetto siciliano, che i cinque studenti della scuola secondaria di prima e secondo grado riescono a rendere in prosa con l’ausilio di strumenti multimediali, riproponendone la vivezza impressionistica che anima il breve racconto.
– Una novella complessa, sia nella struttura che nel linguaggio. Com’è caduta la scelta proprio su “Capannetta”?
<<Dopo aver analizzato alcune novelle, abbiamo deciso, in classe, di sceglierne una apparentemente più semplice, e in particolare la scelta è caduta su “Capannetta” – spiega il preside, prof. Rino Papotti – . La ragione principale è che abbiamo preferito un testo che raramente viene letto o rappresentato, proprio perché generalmente, per la qualità dell’opera stessa, vengono analizzate le novelle più celebri, e, direi, anche con ragione, avendo questa lettura una funzione di far conoscere il meglio della letteratura. In particolare ha attirato la nostra curiosità il fatto di essere stata la prima novella scritta dal nostro Autore, quand’era ancora giovanissimo>>.

Le note di regia evidenziano lo sforzo dei ragazzi nel mettere in scena una delle novelle più complesse, sia nella lettura che nella descrizione dei personaggi e della storia.
Sono studenti di diverse classi, Anna Maria Contadini, Gwyneth Kempeneer, Ethienne Beccarelli, Emma Mazzon, Omiete David-West, che, coordinati dal preside, che è anche docente di Lettere di alcuni di loro, hanno collaborato in tutte le parti del lavoro: dalla sceneggiatura alla scenografia, dal suono ai costumi e alla registrazione digitale.
<< Ne è nato un lavoro semplice con l’entusiasmo e la collaborazione di tutti – afferma il prof. Papotti -. La nostra scuola è piccola, ma anche povera di mezzi, per cui tutto il lavoro è stato svolto in modo assolutamente artigianale: l’unico strumento sul quale abbiamo potuto realmente contare è stato l’impegno degli studenti. Ringrazio i colleghi che hanno prestato ore delle loro lezioni per poter portare a termine la nostra “piccola” opera teatrale, e gli studenti che hanno vissuto l’esperienza di come può nascere, pur in modo semplice, uno spettacolo gradevole>>.

Apprezzabile è il riferimento del video non soltanto all’Autore, ma anche ai 2600 anni di storia della città di Agrigento, che ricorrono nel 2020.
Il testo originale ha uno stile ancorato alla letteratura ottocentesca, al verismo, e mostra di essere ancora distante dalle riflessioni pirandelliane della maturità. C’è la reazione folle a un’azione, condizionata fortemente dal contesto sociale.
Dominante è anche il rapporto tra uomo e natura, ancora embrionale nello smarrimento dinanzi alla bellezza di un panorama sconfinato: il rosa intenso, quasi rosso di un’alba, all’inizio, e il rosso delle lingue di fuoco su una povera capanna in fiamme, alla fine.

Una fuga e un rimedio, atti inspiegabili entrambi. La ribellione, la sfida incurante delle conseguenze, e, infine, la punizione che annienta tutti i protagonisti. Non ci sono vincitori, soltanto “vinti”.
I ragazzi hanno certamente incontrato difficoltà nell’analisi e nella comprensione del testo della novella.
Nel metterla in scena hanno scelto di rendere ancora più essenziali i dialoghi, di prolungare i silenzi e di rappresentare un mondo contadino, non esclusivamente siciliano, confermando l’universalità dell’Opera pirandelliana.
Anche i costumi rappresentano mondi e culture diverse.
Le azioni e una certa gestualità sembrano voler ricalcare stereotipi.
Tuttavia è notevole che gli studenti abbiano voluto porre l’accento sul conflitto generazionale oltre che su stratagemmi popolari dagli inquietanti risvolti, un tempo plausibili e oggi deprecabili.
Pirandello diciassettenne in questo bozzetto siciliano affronta per la prima volta lo scontro generazionale e il rapporto col padre. Temi sempre attuali che coinvolgono intimamente tutti i ragazzi, di ogni epoca.

<<L’adesione al concorso è stata vista come un’opportunità per lo studio dello scrittore – spiega Papotti -, in particolare nell’ultima classe del liceo, la classe quarta, trattandosi di scuola italiana all’estero. L’Autore, infatti, entra nel programma di studio della letteratura italiana di quest’anno. Sono stati coinvolti studenti di altre classi della scuola secondaria, attraverso una breve presentazione dell’Autore e delle sue opere.
Si è scelto di portare sul palcoscenico una novella di Pirandello, in quanto è apparsa la forma più adatta, sia per un maggiore interesse pratico degli studenti, sia perché, essendo coinvolti studenti anche di altre classi, una forma diversa avrebbe comportato uno studio più approfondito dell’autore e del testo, cosa che avrebbe potuto creare qualche difficoltà non essendo tutti in possesso delle basi culturali richieste per una elaborazione più “letteraria”.
E mi preme aggiungere un piccolo dettaglio, che forse si prende poco in considerazione quando si parla di attività/studio nella scuola: ci siamo veramente divertiti>>.
La scuola è chiusa dal 23 marzo. Stiamo proseguendo l’attività didattica on line. E’ un modo diverso di fare, di “essere” scuola
– La pandemia ha sconvolto anche il nostro Concorso. La cerimonia di premiazione è stata sospesa. Come state vivendo a Lagos questa drammatica situazione?

<<Anche da noi la scuola è chiusa dal 23 marzo. Stiamo proseguendo l’attività didattica on line. E’ un modo diverso di fare, di “essere” scuola: più impegnativo per tutti, ma allo stesso tempo quanto stiamo crescendo tutti, docenti, studenti e famiglie, in autoresponsabilità!
Restiamo il più possibile in casa e per fortuna stiamo tutti bene. Questa situazione ci ha colto tutti di sorpresa. Ma abbiamo fiducia. Finirà. E il prossimo anno speriamo di poter raggiungere Agrigento, la città di Luigi Pirandello, per partecipare, insieme con voi, alla cerimonia di premiazione>>.