Il teatro e la filosofia, Sofocle e Luigi Pirandello, insieme, per realizzare un’alchimia perfetta nello scenario magico della Valle dei Templi.
L’11 novembre, ad Agrigento, studentesse e studenti di Atene e di Sciacca hanno incantato il pubblico, con un coro tratto da “Antigone” in lingua greca e con una versione della tragedia della giovane ribelle alle regole della Polis in chiave pirandelliana.

A fare da scenografia, in una sorta di anfiteatro naturale presso il Museo del Mare, è stato il Tempio dei Dioscuri, maestoso con le sue colonne d’oro illuminate dal sole del tramonto.
Nessuna magia, invero, ma passione, impegno e amicizia hanno unito docenti e studenti della Scuola Italiana Statale di Atene, del Ginnasio artistico Kallitechniko Atinon di Atene e del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Sciacca, che hanno scelto di fare tappa ad Agrigento, dopo aver partecipato al Festival della Filosofia della Magna Grecia, a Siracusa.

La visita ad Agrigento è stata promossa dalla professoressa Anna Terminello, che già aveva guidato una vittoriosa delegazione di studenti della rete di scuole Otis di Atene per rititare, al Teatro Pirandello, il primo premio nel 2022 al Concorso internazionale Uno nessuno e Centomila.
La sua proposta è stata accolta con entusiasmo, quale naturale prosecuzione di una progettualità che la Scuola Statale Italiana di Atene, capofila della rete di 10 Scuole greche del territorio dell’Attika e del Peloponneso, ha messo in atto nell’ultimo triennio scolastico 2020-2023.
Erano presenti la presidente del Festival della Filosofia in Magna Grecia, Giuseppina Russo, Dionysios Maroulis, Dirigente del Kallitechniko Atinon, e i docenti Faye Barouni, Pinelopi Papaioannou Alida Alessi (Liceo Fermi di Sciacca), Alexandros Kostas Tousias e Anna Terminello (Scuola italiana di Atene) oltreché il regista e autore di teatro Marco Savatteri.
Direttore artistico della manifestazione del Concorso e docente dei laboratori teatrali, Savatteri è noto in campo nazionale, tra l’atro, per aver rappresentato più volte alla Valle il suo “Al passo coi Templi- Il risveglio degli Dei”, in cui miti ed eroi, bianchi come sculture dell’antichità, prendono vita all’alba.
Proprio davanti al tempio dei Dioscuri, la scorsa estate, ha affascinato il pubblico al tramonto con la sua “Antigone”.
Coincidenze? Destino?
Nulla di costruito o voluto, ovviamente, ma solo il caso… e come potremmo escludere il Fato dai luoghi del Mito?
Anànke (ἀνάγκη), pertanto, è stata la vera protagonista di questo pomeriggio di novembre, al punto che la suggestione non poteva più essere arginata.
E infatti quando Apollo sul carro trainato dai suoi cavalli si tuffava nel Mediterraneo, sul santuario delle divinità ctonie calava il crepuscolo e le emozioni divenivano incontenibili: ragazze e ragazzi, tra musiche e canti, facevano riecheggiare i versi di un dramma antico e immortale, ancora fortemente contemporaneo come il nostro Pirandello.
Impossibile contenere la commozione.
Si è perciò detto che le “cose belle” non capitano per caso, che le persone si incontrano per vivere medesime esperienze che consolidano “cultura e speranza per le generazioni future”. Che di queste cose belle “ne abbiamo bisogno sempre, ma ancor di più in questo periodo”.
Ragazze e ragazzi nella recitazione hanno lasciato trasparire il turbamento, la trepidazione e la rabbia verso le ingiustizie di ogni tempo.

Al termine, i giovani attori, i docenti, gli spettatori e tutti i presenti si sono uniti in un sirtaki, in segno di fraternità, libertà e amicizia.
La delegazione ha fatto dono all’Associazione Culturale Uno Nessuno e Centomila, rappresentata, oltreché da Marco Savatteri, anche da Vincenzo Camilleri e Anna Maria Scicolone, delle maschere tragiche quale simbolo di un ponte ideale tra Atene e Agrigento, tra il dramma antico e il Teatro Pirandelliano, ovvero il teatro contemporaneo.




